MI SCUSO CON CHI SEGUE QUESTO BLOG, MA MI SONO MESSO IN PROPRIO COL MIO LAVORO DI ARTIGIANO. SOMMERSO DAGLI IMPEGNI DI LAVORO NON HO ALCUN TEMPO NE’ ENERGIA PER OCCUPARMENE COME MERITA. IL BLOG RESTERA’ APERTO E SI POTRA’ ANCORA SCRIVERE COMMENTI.
La Rivoluzione della Canapa
13 06 2010Commenti : Leave a Comment »
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Islam, la paura dell’Europa
4 06 2010La cultura islamica è compatibile con i princìpi su cui si fonda l’Europa? Quali sono i punti di contatto e le divergenze che stanno alla base di questa complicata unione? Il reportage di Vanguard pone sempre dei punti di vista interessanti…
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Il Paradiso in Casa
3 06 2010Exit Files su LA7.tv è proprio un bel programma di inchiesta e Ilaria d’Amico è una brava presentatrice. Altro che Santoro o le Iene!
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I Padroni del Mondo
3 06 2010Questa è la copia integrale del film “I Padroni del Mondo” di Massimo Mazzucco, in esclusiva su Arcoiris TV.
”I Padroni del Mondo” non è un classico film sugli UFO, ma un film che cerca di comprendere il motivo per cui tutte le informazioni mai raccolte fino ad oggi sugli UFO ci vengano tenute nascoste dai militari del Pentagono. E’ forse trovando questa risposta che si può trovare anche quella sull’esistenza o meno di esseri provenienti da altri pianeti, e sulle loro eventuali intenzioni.
Il DVD è acquistabile su: shop.luogocomune.net
Visita il sito: www.luogocomune.net
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I Segreti Perduti di Nikola Tesla
15 05 2010Nikola Tesla è forse il più grande genio incompreso della storia umana.
La vita del grande scienziato Serbo “dimenticato” vissuto a cavallo tra otto e novecento. L’uomo che ha illuminato il mondo con la corrente alternata e che ha reso possibili invenzioni rivoluzionarie come quella della radio viene ormai ricordato da pochi.
L’ascesa verso la notorietà e l’inevitabile discesa verso l’oblio, Nikola Tesla e la sua vita sono specchio di quello che accade ancora oggi nel mondo.
Il destino del pianeta nel secolo scorso si è trovato davanti ad un bivio; scegliere tra la produzione di energia “distruttiva” tramite la distruzione di materiali e quella creativa pulita e LIBERA proposta da Tesla…
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LA PUPA E IL SERMONE
15 05 2010Con il termine “pupa” nell’immaginario collettivo solitamente si fa riferimento ad un provocante esemplare di mammifero femmina appartenente al Genere Homo Sapiens Sapiens. In vero se volessimo ancora fregiarci di questa nomea senza usurparne il titolo, il termine “pupa” identifica in ambiente scientifico lo stadio incompleto di un processo di metamorfosi (solitamente animale). Si parla sovente infatti di “stadio pupale” riferendosi alle mutazioni che avvengono in natura studiando gli insetti, in cui la “pupa” rappresenta la muta di una larva. Lo stadio pupale si svolge in uno stato di quiescenza, talvolta protetto all’interno di involucri di varia natura all’interno dei quali si verifica il passaggio da uno stadio giovanile a quello adulto: il classico esempio di uno stadio pupale è il bozzolo di un bruco (denominato crisalide) dal quale fuoriesce una farfalla.
L’escalation finanziaria non lascia molto all’immaginario: dopo Grecia, Portogallo e Spagna, toccherà all’Italia (e forse anche all’Inghilterra). Ho già avuto modo di scrivere sull’argomento, la domanda che tuttavia mi pongo ora è che tipo di Italia si troverà a reagire ad un momento infelice avendo subito una metamorfosi cosi radicale, tanto da non riconoscerla quasi più ? La perdita di coesione familiare unita all’incapacità di una coppia moderna separata di supportarsi a vicenda in un momento di ridimensionamento economico, la presenza di individui extracomunitari che sanno come arrangiarsi (a modo loro) quando la tal azienda delocalizza o fallisce, tutto questo difficilmente disegna un quadro di conforto sul come verrà affrontata l’uscita dallo stadio pupale per l’ormai defunto Bel Paese. Come ci raccontava Dante entrando all’Inferno: lasciate ogni speranza, voi che entrate.
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Caffé Cinese e Bardi Giovani
15 05 2010Clicka l’immagine per guardare il documentario di Reality via LA7.tv.
Il destino della mitica Bialetti e la meravigliosa storia della rinascita di Bardi in provincia di Parma, una vera città della speranza.
Ultimamente sono piacevolmente sorpreso dalla qualità della programmazione di LA7: programmi come Reality, Exit Files e Atlantide spaccano.
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City of Men 10: A Estréia
15 05 2010Generalmente non pubblico serie televisive sul mio blog, ma il modo in cui “City of men” è girato e i contenuti provocatori e realisti lo rendono assolutamente degno di esser visto. La vita in una favella di due ragazzini con le sue terribili difficoltà, tra miseria, guerre tra bande, polizia corrotta e spaccio di droga, viene raccontata attraverso la voce del protagonista in un modo così spontaneo e a tratti divertente, che rende il film non solo “facile” da vedere, ma addirittura godibile. – N.D. OnestaMente
La madre di Acerola parte per un weekend e lo lascia senza qualcuno che lo controlli, così il ragazzo si lancia nei party più sfrenati della città per cercare di mettere alla prova il suo spirito da seduttore.
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L’Oro di Milano – Gomorra a Milano
15 05 2010Due documentari di Exit sulla Lombardia, eccezionale la seconda parte che parla della Gomorra Lombarda.
Abbiamo parlato tanto male di Napoli ma anche Milano non scherza!
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La storia della CIA
18 04 2010Commenti : Leave a Comment »
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MORTI E CONTENTI
6 04 2010by Gianluca Freda http://blogghete.blog.dada.net/
Io adoro il Partito Democratico. Mi fa sentire sicuro. In un mondo in cui tutto si trasforma alla velocità della luce, in cui i parametri di riferimento di ieri mattina risultano obsoleti a mezzogiorno di oggi, è bello sapere che esistono cose che rimangono stabili nel tempo. Ad esempio le mazzate sonore che il PD busca ad ogni tornata elettorale. Ci sono momenti nella vita in cui si sente il bisogno di puntare il sestante verso una stella fissa mentre si è trascinati dai marosi dell’esistenza. E i dirigenti del PD, questo meraviglioso enigma del creato, sono sempre lì, con le loro ossa rotte, i loro occhi pesti, le loro fratture multiple scomposte dopo ogni consultazione nazionale, provinciale o regionale per rassicurarti, per garantirti che nel mondo tutto cambia, tranne ciò che dovrebbe cambiare.
Anche quando l’impresa sembra impossibile, non ti deludono mai. Prendete le elezioni regionali della scorsa settimana. Avevo detto tristemente a me stesso: stavolta devo rassegnarmi. La loro rimonta è inevitabile. Neanche un merluzzo salato e bollito riuscirebbe a perdere le elezioni contro un centrodestra così disunito, sgangherato, sfilacciato, screditato, preagonico. Mettiamoci l’animo in pace e arrendiamoci al fatto che anche il peggio può modificarsi in peggio. Invece, anche stavolta sono riusciti a compiere la loro magia. Hanno tirato fuori candidati anonimi e insulsi, pescati a caso nel loro ampio database di prodotti vegetali, per assicurarsi che anche gli elettori più citrulli provassero disagio nell’avvicinarsi alle urne. Nel Lazio, dove per ottenere una batosta contro un centrodestra incapace perfino di presentare le liste elettorali occorreva un deterrente più forte della mera insussistenza politica, hanno intelligentemente schierato Emma Bonino, l’orrenda virago pannelliana, filosionista, antipalestinese ed ansiosa di annettere ad Israele anche l’Unione Europea insieme alle alture del Golan. Roba che neanche Barbablù e Darth Vader, facendosi coraggio a vicenda, sarebbero riusciti ad avvicinarsi al seggio. In Piemonte, dove Mercedes Bresso aveva già svolto cinque anni di ottimo lavoro per rendere evidente al mondo il disprezzo degli intrallazzieri del PD per i cittadini, facendo malmenare a più riprese i manifestanti che si opponevano al mostruoso progetto della TAV, non c’è stato bisogno di cambiare cavallo. E’ bastato suggerire all’attempata manganellatrice di sbeffeggiare ed insultare un gruppo di suoi ex elettori venuti a chiederle ragione del tradimento ed il miracolo è stato compiuto. Con grande modestia, i dirigenti del PD hanno poi attribuito a Beppe Grillo il merito della trombatura, rafforzando ulteriormente quella sensazione di immutabilità e sicurezza che il PD dona generosamente a chi lo ama. Se infatti è sufficiente un Beppe Grillo a levarci di torno uno dei più coriacei e blindati candidati del PD alla presidenza regionale, allora anche la speranza in un mondo senza Errani non è del tutto perduta.
E la cosa più bella è che i vulcanici intellettuali del PD sono incessantemente al lavoro: non hanno ancora finito di mandar giù con lo sciacquone i trombati alle regionali che già lavorano con alacrità alla catastrofe successiva. L’altro giorno ho sentito Lucia Annunziata annunziare ad Annozero che le cause della randellata presa dal PD sono da ricercarsi nello spavento che le posizioni del partito hanno suscitato negli elettori moderati. Non si può darle torto. Ricordo benissimo che, nel corso della campagna elettorale, Bersani è comparso una volta in TV ricoperto, come sempre, di colla di pesce, gel fissante e gesso a presa rapida per apparire il più imbalsamato possibile; ma ha mosso inavvertitamente un sopracciglio, suscitando con tale inconsulta alterazione della fisiognomica il panico e lo sconcerto più assoluto negli elettori moderati, i quali si sono precipitati a votare per la Lega. In vista delle comunali del 2012, Bersani verrà esposto in video solo dopo essere stato sottoposto ad un meticoloso intervento di mummificazione, eseguita con tecniche egizie: gli verrà estratto il cervello dalle narici con un ferro ad uncino appositamente forgiato per agganciare piccoli oggetti, verrà deposto per tre settimane in una vasca di natron, ricoperto di resine profumate ed infine issato dai facchini dinanzi alle telecamere di Annozero. Ciò dovrebbe rassicurare l’elettorato moderato, fatta salva l’eventualità di contrazioni nervose che spingano la salma ad allargare improvvisamente le braccia.
Deliziosamente rassicurante è anche il tradizionale rito dell’autocritica, con cui i giullari del PD, dopo ogni passata di bianco, interpellano aruspici, vati, sibille e pitonesse riguardo i motivi della sconfitta, traendone conclusioni così imbecilli da scoraggiare qualunque bookmaker che intenda risollevare le loro quotazioni per l’appuntamento elettorale successivo. Ad esempio, dalla consueta analisi del volo delle rondini e del fegato di pecora seguita alla batosta regionale, alcuni maggiorenti del partito hanno desunto, come fanno dopo ogni mazziata, la necessità di “aprirsi al confronto” con il centrodestra, di “mettersi in gioco”, di “avviare una riflessione politica seria”, di “abbassare i toni”. Una minoranza eretica dei loro elettori si è chiesta allibita in quale gioco costoro non si siano ancora infilati con tutti e due i piedi, quale tono possa essere più basso del silenzio cimiteriale e soprattutto quale nuova zona della loro già devastata anatomia dovranno ancora aprire al “confronto” con le verghe della maggioranza. Ciò non è chiaro. Ma D’Alema si è premurato di fornire alcune illuminanti indicazioni, del tipo: “Dobbiamo riflettere sul presidenzialismo, perché un partito come il nostro non può non avere una proposta per la riforma dello Stato”. Che tradotto significa: queste elezioni siamo riusciti a perderle, ma difficilmente riusciremo a far vomitare gli elettori più di così. Se vogliamo perdere anche le prossime, dobbiamo assolutamente diventare meri pappagalli del centrodestra e limitarci a ripetere le frasi che essi pronunciano, da “proposta per la riforma” a “Loreto mangia biscotto”. Gli ha fatto eco Walter Veltroni, dichiarando: “Non si possono dire solo dei no al presidenzialismo”. Veltroni è un esemplare raro, attualmente sottoposto allo studio di un’equipe di biologi e naturalisti, con l’intento di dimostrare che perfino i pappagalli possiedono i loro pappagalli.
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La trappola atomica
6 04 2010Sappiamo veramente quel che successe a Chernobyl il 26 aprile 1986? Sappiamo quanti anni ancora dureranno gli effetti di quel disastro atomico? Quante Chernobyl si preparano attorno a noi nelle centrali nucleari di tutto il mondo?
Cosa ne sarà dei nostri figli, se l’umanità non elabora nella memoria quello che accadde allora per un futuro diverso?
Ci sono, nel documentario, le voci dolenti di coloro che hanno riportato gravi danni fisici e i volti di coloro che hanno dato la vita per la vita di tutti o che combattono ancora oggi perché la tragedia non si rinnovi.
Clicka l’immagine per guardare il documentario via arcoiris.tv
Visita il sito: www.emi.it
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